Eroe scozzese prima, personaggio acclamato da Hollywood, poi: ecco la vera storia di William Wallace e dove ripercorrere le gesta di Braveheart
Dalla storia al mito di Hollywood: Braveheart ancora oggi è definito un personaggio controverso su cui ci sono molte ombre. Nel 1995 Mel Gibson trasformò la vita di William Wallace in un grande successo cinematografico ancora oggi indimenticabile.
Purtroppo, però, il film cattura accuratamente alcune parti della storia di Wallace ma ne esagera notevolmente altre. L’imprecisione storica dei costumi, ad esempio, o il passato decisamente inventato fanno pensare che, come spesso accade, il cinema abbia parecchio romanzato la vita e le gesta di questo personaggio per renderlo più affascinante.
Resta il fatto che, grazie a Hollywood, Braveheart oggi è conosciuto in qualsiasi parte del mondo.
Quello che c’è di vero è che la Scozia ha sempre avuto una relazione complessa con l’Inghilterra, nota come “The Old Enemy”. È vero anche che prima dell’unificazione nel 1707, gli scozzesi combatterono valorosamente contro gli invasori inglesi.
L’eroe nazionale scozzese, William Wallace, condusse con successo campagne di guerriglia contro gli inglesi alla fine del 13° secolo, dopo di che ci sono ombre su un suo probabile tradimento che lo portò alla morte.
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Chi è William Wallace, Braveheart
Per molti, William Wallace è visto come un difensore di una nazione e la sintesi dell’impegno per l’indipendenza della Scozia. Per altri, Braveheart è stato un fuorilegge, un assassino e un traditore.
Allora chi era davvero William Wallace, detto Cuore Impavido?
Poco si sa della vita di questo personaggio prima del 1297. Sappiamo che era figlio di un cavaliere scozzese e di una proprietaria terriera. Ebbe certamente una approfondita istruzione e, date le sue successive imprese da combattente, si ritiene che possa aver avuto qualche precedente esperienza militare.
Della sua giovinezza e dei suoi discendenti si sa poco altro, ma sappiamo benissimo che l’ascesa al potere di William Wallace fu veloce, tanto quanto la sua disfatta.
La Scozia di William Wallace
La Scozia era stata conquistata nel 1296 dall’Inghilterra. Molti scozzesi furono imprigionati, tassati e costretti a servire il re inglese Edoardo I. Ciò portò a molte ribellioni contro il loro nuovo sovrano.
È qui che si sente parlare per la prima volta di William Wallace, precisamente perché uccise lo sceriffo inglese di Lanark, William Heselring. Questo atto gli fece rapidamente guadagnare notorietà e il suo nome iniziò a farsi conoscere in giro.
Mentre la sua ascesa prendeva slancio, i suoi seguaci, diventati numerosi, colpirono gli inglesi in battaglie sanguinose a Scone, Ancrum e Dundee. Allo stesso tempo, al nord, si stavano diffondendo rivolte. Inverness e la Scozia nord-orientale furono conquistate dal giovane Andrew Murray e il clan MacDougall liberò le isole occidentali.
L’insurrezione di Wallace trasse forza dal sud e, con la maggior parte della Scozia liberata dall’occupazione inglese, Wallace e Murray affrontarono la battaglia contro l’esercito inglese.
L’11 settembre i due condottieri vinsero la battaglia di Stirling Bridge. Gli inglesi subirono enormi perdite, con oltre 5000 caduti, incluso il loro disprezzato tesoriere, Hugh Cressingham, la cui pelle scorticata fu presa come trofeo e trasformata in una cintura per la spada di William Wallace.
Andrew Murray purtroppo morì per le ferite riportate pochi mesi dopo, mentre Wallace fu nominato Guardiano di Scozia e Cavaliere Comandante dell’Esercito del Regno di Scozia.
Tuttavia, a questo punto la fortuna di Wallace cominciò a cambiare.
La caduta del mito di Braveheart
Dopo l’umiliante sconfitta nella battaglia di Stirling Bridge, gli inglesi si radunarono attorno a re Edward, supportandolo nella sua marcia verso nord con un esercito più forte.
Wallace questa volta sottovalutò il potere dell’esercito inglese appena formato e subì una grave sconfitta nella battaglia di Falkirk nel luglio 1298.
Braveheart riuscì a fuggire dal campo di battaglia e da allora in poi si seppe poco dei suoi movimenti. Le fonti storiche ci fanno sapere che si dimise dalla sua tutela della Scozia e si recò all’estero in cerca di sostegno per la causa scozzese.
Quando finalmente tornò in Scozia, scoprì che Robert the Bruce aveva firmato una tregua con il re d’Inghilterra. Ma non solo. Wallace era stato escluso da tutte le trattative e addirittura gli era stata messa una taglia sulla testa: vivo o morto.
Fu sequestrato vicino a Glasgow nel 1305, trasportato a Londra, accusato di tradimento e giustiziato. La sua fine fu atroce: fatto a pezzi, la sua testa fu esposta sul London Bridge e i resti del suo corpo furono portate a Newcastle-Upon-Tyne, Berwick, Stirling e Perth come monito a tutti coloro che avrebbero cercato in futuro di mettersi contro il re inglese.
Alla scoperta di Braveheart oggi
Oggi Wallace è ancora la figura di spicco dell’indipendenza scozzese ed è ancora considerato una delle figure nazionali più forti. Per molti, Wallace è lo spirito della Scozia e rappresenta tutto ciò che c’è di bello nella terra selvaggia.
È diventato un simbolo, non solo per gli scozzesi, ma per i combattenti per la libertà in tutto il mondo.
Dove rivivere la storia di William Wallace
La leggenda narra che, per consentirgli di bere il suo ultimo sorso d’acqua da uomo libero, fu portato al vicino pozzo, ora chiamato “Pozzo di Wallace”.
La prima tappa per ripercorrere la storia dell’indipendenza scozzese è l’Abbazia di Dunfermline, l’ultima dimora di re Robert the Bruce, capo vittorioso dell’esercito scozzese durante le guerre d’indipendenza con l’Inghilterra.
Nella stessa Abbazia sono sepolti anche altri sette re di Scozia. Accanto c’è il Palazzo Dunfermline, luogo di nascita di Carlo I.
Il National Wallace Monument, con 246 gradini per raggiungere la cima, è una torre del 19° secolo costruita per commemorare Sir William Wallace. Qui puoi vedere il potente spadone di Wallace, ascoltare il suo processo e comprendere ulteriormente la sua inestinguibile sete di libertà scozzese.
Inoltre, dall’alto c’è uno dei panorami più belli della Scozia, con vista sul sito della famosa vittoria di Wallace a Stirling Bridge e Ben Lomond a ovest.
Visita lo storico Stirling Bridge, luogo della grande vittoria di Wallace nel 1297. Mai prima d’ora un esercito scozzese aveva sconfitto gli inglesi in una battaglia aperta e questa vittoria mise in moto oltre tre decenni di lotta per l’indipendenza scozzese.
Durante le guerre d’indipendenza il castello di Stirling era considerato la “chiave” del Regno di Scozia e il punto focale delle famose vittorie di Wallace e Bruce. Stirling, probabilmente l’edificio storico più importante della Scozia, è senza dubbio un grande castello che vale la pena conoscere.
Infine, non è il caso di perdere il Centro visitatori della battaglia di Bannockburn. Nel giugno 1314 il destino della Scozia come nazione stava per cambiare per sempre. Robert the Bruce piantò il suo stendardo e radunò i suoi uomini per affrontare la potenza dell’esercito inglese guidato da re Edoardo II.
Puoi camminare sul campo di battaglia e visitare l’importante Bannock Burn, uno specchio d’acqua che si rivelò il punto di svolta nella battaglia. La straordinaria vittoria di Bruce a Bannockburn ha risuonato con gli scozzesi nel corso dei secoli.
Il luogo continua ancora oggi a evocare idee di libertà, indipendenza, patriottismo, eroismo, perseveranza e trionfo contro avversità schiaccianti e ha ispirato molte opere tra cui l’inno nazionale scozzese, “Fiore di Scozia”.