Dopo un lungo periodo di restrizioni, il Regno Unito cambia le regole e si avvia verso una maggiore apertura per chi vuole entrare nel Paese. Vediamo quali sono

Dall’inizio della pandemia ad oggi, il Regno Unito è il Paese che ha registrato uno dei più alti numeri di morti per Covid-19 al mondo, fattore che ha spinto il governo a bloccare per lungo tempo le entrate e le uscite dei viaggiatori.

La maggior parte delle limitazioni interne sono state ora revocate, anche se sono ancora in vigore in tutto il Regno Unito delle regole ben precise per quanto riguarda i viaggi internazionali.

Dal 4 ottobre 2021 il Regno Unito ha introdotto un nuovo sistema di controllo per chiunque voglia entrare nel Paese che è entrato in vigore a partire dall’11 dello stesso mese.

Secondo il nuovo ordinamento, il vecchio elenco denominato “amber” è stato eliminato e Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord ora dividono i paesi in categorie “rosse” o “verdi”.

In particolare, il governo del Regno Unito ha rimosso ben 47 Stati dalla lista rossa dei Paesi che non possono accedere al momento, lasciandone in sospeso solo sette (Colombia, Repubblica Dominicana, Ecuador, Haiti, Panama, Perù e Venezuela), tutti appartenenti all’America del Sud.

Cosa fare per viaggiare nel Regno Unito

Come tutti i governi del mondo in questo momento, al fine di limitare il rischio di contagio da Covid-19, anche quello anglosassone ha posto regole ben precise da rispettare per chiunque voglia viaggiare nel Regno Unito.

La maggior parte dei viaggiatori completamente vaccinati provenienti dai Paesi della lista verde può entrare in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord senza bisogno di effettuare un tampone e senza dover più sottoporsi a quarantena. Tuttavia, rimane l’obbligo di sottoporsi a un test il secondo giorno dal loro arrivo.

Anche i viaggiatori non vaccinati provenienti dai Paesi della lista verde possono visitare il Regno Unito, ma sono soggetti a ulteriori test, oltre che a quarantena.

Invece, a meno che non si tratti di persone residenti in Inghilterra, Scozia, Galles o Irlanda del Nord l’ingresso nel Regno Unito da un Paese ancora in lista rossa rimane al momento vietato.

Questo significa che i residenti nel Regno Unito e i cittadini britannici e irlandesi che arrivano a casa da destinazioni della lista rossa, possono rientrare ma all’arrivo devono sottoporsi a quarantena in uno degli hotel indicati dal governo e seguire tutto l’iter anti-covid pre-esistente.

È necessario il Green Pass per viaggiare nel Regno Unito?

Il Green Pass, utilizzato per la prima volta in Israele, è un documento, cartaceo o visionabile sulla app, che dimostra che il titolare è stato completamente vaccinato o guarito dal COVID.

Concede loro l’accesso a ristoranti, bar, caffè e altri locali al coperto e in alcuni Paesi (tra cui l’Italia) anche al posto di lavoro.

In tutta Europa è stato istituito un documento simile, l’European Covid Digital Certificate (EUDCC) che attualmente opera come un pass attraverso i Paesi membri dell’UE, verificando lo stato di vaccinazione di una persona al fine di facilitare i viaggi attraverso il continente.

Al momento, per tutta la permanenza il Uk non è richiesta alcuna certificazione di avvenuta vaccinazione. Tuttavia, il Green Pass, così come l’EUDCC è necessario per poter viaggiare all’estero e può essere richiesto, come specificato sopra, durante i controlli alla frontiera.

Cosa cambia per chi è vaccinato

I viaggiatori che hanno completato il ciclo di vaccinazione da almeno 14 giorni e che non hanno transitato in Paesi appartenenti alla “lista rossa” nei 10 giorni precedenti l’arrivo nel Regno Unito, possono beneficiare delle nuove procedure di ingresso semplificate. Questi dovranno:

  • prenotare in anticipo un tampone da fare entro il 2° giorno dopo l’arrivo (il cosiddetto “day 2 test”);
  • compilare il “passenger locator form” in cui vanno indicati gli estremi della prenotazione del tampone “day 2 test” e dichiarato di aver completato un ciclo di vaccinazione contro il coronavirus in Italia o in altri Paesi accettati);
  • viaggiare con un’attestazione vaccinale (Green Pass o attestazione equipollente) da esibire, su richiesta, alla frontiera.

Per i viaggiatori che soddisfano questi requisiti, non è più richiesto un tampone prima della partenza così come non è più necessario il periodo di isolamento cautelare dopo l’arrivo nel Regno Unito.

Come può viaggiare in Uk chi non è vaccinato

I viaggiatori che non hanno ricevuto un ciclo completo di vaccinazione sono equiparati a quelli che arrivano dai 7 Paesi ancora in “red zone”.

A tutti loro il governo inglese chiede di osservare le seguenti regole:

  1. presentare il risultato negativo di un tampone COVID-19 effettuato nelle 72 ore precedenti il giorno della partenza;
  2. prenotare e pagare due tamponi COVID-19 da effettuare entro il 2° giorno e l’8° giorno dall’arrivo nel Regno Unito;
  3. compilare il “passenger locator form” due giorni prima della partenza;
  4. sottoporsi a isolamento cautelare di circa 10 giorni (la durata varia a seconda dei Paesi visitati prima dell’arrivo nel Regno Unito);
  5. sottoporsi ai due tamponi di controllo (come da punto 2), entro il 2° giorno e l’8° giorno dopo l’arrivo nel Regno Unito.

I minori che arrivano nel Regno Unito dall’Italia o da altri Paesi in categoria verde, fino ai quattro anni, sono esentati da qualsiasi tampone e dall’obbligo di isolamento cautelare, mentre dai 5 ai 17 anni, sono esentati dal tampone pre-partenza e dall’obbligo di isolamento cautelare, ma devono sottoporsi a un tampone entro il 2° giorno dopo l’arrivo.

Per viaggi con destinazione finale nel Regno Unito ma al di fuori dell’Inghilterra (Galles, Scozie, Irlanda del Nord e Isole minori), è necessario prendere visione delle nuove regole delle singole regioni autonome che possono essere diverse da quelle dell’Inghilterra.