La storia della Gran Bretagna ha visto per diversi secoli la presenza dell’Impero Romano che ha lasciato una forte impronta nell’architettura del Paese, ancora visibile oggi

Il Regno Unito ha una storia lunga e ricca di leggende. Quella che oggi è un’isola, ha visto i primi insediamenti umani durante l’era glaciale, quando il territorio era ancora legato alla terraferma europea.

impero Romano storia della Gran Bretagna

Parliamo del periodo che va dai 35.000 ai 10.000 anni fa, lo stesso a cui risalgono monumenti megalitici di Stonehenge e Avebury.

Durante l’età del bronzo, tra il 1.500 e il 500 a.C., le tribù celtiche migrarono dall’Europa centrale e dalla Francia alla Gran Bretagna e si mescolarono con gli abitanti indigeni, creando una nuova cultura leggermente distinta da quella celtica continentale.

Poi arrivò la conquista normanna e, nel I secolo a.C. furono i Romani dell’Impero che invasero e allargarono il loro territorio fino al confine anglo-scozzese.

I Romani in Gran Bretagna

Quando i romani arrivarono in Gran Bretagna, si misero subito al lavoro costruendo strade, fortezze, ville e stabilimenti balneari, secondo le usanze italiche.

I romani controllavano la maggior parte dell’attuale Inghilterra e Galles e fondarono un gran numero di città che esistono ancora oggi e conservano numerosi edifici di epoca romana.

Londra, York, St Albans, Bath, Exeter, Lincoln, Leicester, Worcester, Gloucester, Chichester, Winchester, Colchester, Manchester, Chester e Lancaster erano tutte città romane, così come tutte le città con nomi che terminano in -chester, – cester o -caster, che derivano dalla parola latina castrum, che significa “fortificazione”.

Nel tentativo di tenere fuori le tribù celtiche che abitavano la Scozia, i romani costruirono un muro di separazione chiamato Vallo di Adriano, dal nome dell’imperatore dell’epoca.

Il Vallo di Adriano

impero romano in gran bretagna aree archeologicheIl Vallo di Adriano rimane oggi un’area archeologica di rilevante importanza  perché segna il confine dell’Impero Romano nel nord Europa.

Si estendeva da costa a costa, da Bowness a ovest fino al luogo ora chiamato Wallsend a est.

Ancora oggi, dopo quasi due millenni, ne rimane gran parte in piedi, anche se le estremità sono quasi scomparse in seguito all’espandersi delle città e molte delle alte sezioni centrali sono state saccheggiate nel corso dei secoli.

Vindolanda, parte del Vallo di Adriano, oggi è un grandioso sito archeologico in cui sono stati trovati accessori di uso comune di epoca romana e persino appunti scritti, oggi conservati nei musei di Chester e Arbeia.

Altre testimonianze della presenza romana in Gran Bretagna

Le prove della presenza romana sono sparse in tutta la Gran Bretagna, soprattutto in Inghilterra. Sono ancora in piedi le rovine di diverse ville e costruzioni di epoca romana, come quella di Chedworth, nelle Cotswolds del Gloucestershire, un altro vasto sito archeologico che merita una visita.

La villa di Chedworth fu scoperta per caso nel 1864 nelle terre del conte di Eldon. Lo zio del conte, James Farrer, un entusiasta antiquario, provvide subito a organizzare scavi che hanno riportato in luce quello che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Questa costruzione è dotata di pavimenti a mosaico ben conservati e parti di pareti che lasciano intendere quanto fosse magnifica un tempo.

Nei dintorni è stata ritrovata anche una sorgente che forniva acqua fresca alla villa: le sue elaborate opere in pietra mostrano che non era utilizzato solo come pozzo, ma come un vero e proprio santuario.

Un’altra villa, a Woodchester, sempre nel Gloucestershire, fu rinvenuta nel 1793. Gli scavi hanno messo in luce un magnifico mosaico di oltre 185 metri quadrati di superficie, che lo hanno reso uno dei mosaici romani più grandi e meglio conservati ancora esistenti.

I siti romani in Galles

Il più grande ritrovamento archeologico romano del Galles è l’anfiteatro di Caerleon, di forma ovale e con otto grandi ingressi, appena a nord di Newport.

Prima del 20° secolo, era noto alla gente del posto come la Tavola Rotonda di Re Artù, ma gli scavi del 1926 confermarono le sue origini romane. Si tratta, infatti, di una costruzione dell’80 d.C. che riusciva a contenere un pubblico di 6.000 persone, ricostruita ben due volte durante l’occupazione romana.

Le strade romane

Impero Romano nella storia della Gran BretagnaIn realtà. la presenza del passaggio dei romani in Gran Bretagna è testimoniata dalle innumerevoli strade lunghe e diritte che ancora fanno parte della topografia del Paese.

La più grande delle strade romane è la Fosse Way, che segna una linea molto dritta tra Bath e Lincoln. Risalente alla stessa epoca sono la Ermine Street da Londra a York e la Watling Street, che porta da Richborough, nel Kent, attraverso il Tamigi, fino a Wroxeter, vicino al confine con il Galles.

Queste sono strade che nel tempo sono state riqualificate e modernizzate e che oggi fanno parte delle vie più importanti di comunicazione. Tuttavia, sono ancora visibili pochissimi tratti di strade romane rimaste immutate nel tempo.

Una di queste è Wade’s Causeway, nella brughiera alta nel Parco nazionale di North York Moors. Si tratta di una via dalla superficie di alta qualità realizzata con lastre di arenaria strettamente incastonate, rialzata e con i caratteristici canali di scolo su ciascun lato.

Visitare i siti romani in Gran Bretagna

Dove trovare le maggiori testimonianze dell’Impero Romano in Gran Bretagna:

  • Vallo di Adriano
  • Villa Romana di Chedworth
  • Le terme di Bath
  • The Antonine Wall
  • Cirencester
  • Anfiteatro Romano di Chester
  • Forte romano di Housesteads
  • Palazzo Romano di Fishbourne
  • Villa Romana di Bignor
  • Vindolanda
  • Museum of London