Scopri perché New York è conosciuta come la Grande Mela. Un viaggio affascinante tra corse di cavalli, cultura pop e curiosità storiche.

New York è uno di quei posti che ha un soprannome per ogni sua sfaccettatura: “La città che non dorme mai”, “La città dei sogni,” “Empire City” e “Gotham”. Ma tra tutti, il più famoso rimane “La Grande Mela.” Ma cosa c’entra un frutto con la città più iconica del mondo?

In realtà, anche se lo stato di New York è il secondo maggiore produttore di mele negli Stati Uniti, il soprannome della città non ha nulla a che fare con la frutta. L’origine di questo nomignolo, infatti, è legata alle corse di cavalli.

La storia risale ai primi del Novecento, quando il termine “apple” era usato in gergo per indicare le città, specialmente tra coloro che vivevano in aree rurali. Durante una visita a New Orleans, il giornalista sportivo John J. Fitz Gerald, specializzato in corse di cavalli, sentì alcuni stallieri riferirsi al circuito di New York comethe big apple”.

Affascinato da questa espressione, Fitz Gerald iniziò a usarla nei suoi articoli per il Morning Telegraph. Nel 1924, scrisse: “La Grande Mela, il sogno di ogni ragazzo che abbia mai montato un purosangue e l’obiettivo di tutti i cavallerizzi. C’è solo una Grande Mela. Quella è New York”.

Ma andiamo per gradi e ripercorriamo tutta la storia di questa Big Apple.

Origini del termine “Big Apple”

Prima di diventare un simbolo di New York, “big apple” aveva significati diversi. Oltre a quello Nel diciannovesimo secolo, il termine indicava qualcosa di particolarmente significativo o desiderabile. “Scommettere una grande mela” significava fare un’affermazione con assoluta certezza.

Origini del termine "Big Apple"

Un’altra associazione documentata tra “big apple” e New York risale al 1909, quando il termine fu usato per descrivere un luogo grande e importante. Edward Martin, nel suo libro “Wayfarer in New York”, usò l’espressione “the big apple city” per riferirsi a New York, per intendere che la città riceveva una parte sproporzionata dell’attenzione nazionale. Martin dipingeva New York come il frutto più pregiato di un albero, suscitando invidia nelle altre città.

Il fascino delle mele nel 1800

Ma perché proprio le mele erano così speciali nel 1800? Nel diciannovesimo e all’inizio del ventesimo secolo, una grande mela rossa era considerata particolarmente desiderabile. Un esempio comune, infatti, è il fatto che gli studenti usassero portare in dono di una mela agli insegnanti come segno di apprezzamento.

Il fascino delle mele nel 1800

Si era nell’epoca d’oro della pomologia americana, un periodo di grande interesse pubblico per nuove varietà di frutta. Le mele, in particolare, erano oggetto di recensioni entusiastiche, simili a quelle riservate oggi ai film di Hollywood. Gli americani vedevano sempre più mele nei mercati, con esemplari più grandi e saporiti che mai.

La Grande Mela nell’era del jazz

Il soprannome “La Grande Mela” si afferma davvero negli anni ’20, durante l’era del jazz. Il termine, già popolare come sinonimo di una scommessa sicura, arriva alle piste da corsa nei primi anni ’20, come abbiamo detto all’inizio.

Nello stesso decennio, l’uso del termine iniziò a comparire in altri giornali, spesso riferendosi alla città di New York e non solo ai suoi circuiti di corse. Il New York Times lo utilizzò per la prima volta in un articolo sul gergo degli uomini dell’industria cinematografica intitolato “Slang of Film Men”, pubblicato nel 1928.

La Grande Mela nell'era del jazz

Il termine era popolare tra i musicisti jazz e, come spiega Cohen nel suo libro, quando Charles Gillett, presidente del New York Convention and Visitors Bureau, si interessò alla frase negli anni ’70, fu ispirato dalle sue connotazioni jazz.

La campagna turistica di Gillett

Negli anni ’70, New York attraversava un periodo difficile, caratterizzato da criminalità, bancarotta e un esodo della classe media verso i sobborghi. Gillett lanciò una campagna turistica per attirare i turisti a New York, utilizzando il termine “La Grande Mela” come fulcro.

Forse il suo più grande successo fu trasformare il termine “Big Apple” in un’attrazione turistica. Appassionato di jazz, ricordava che i musicisti degli anni ’20 e ’30 avevano un’espressione per indicare il grande salto dopo concerti in città di poco conto: “Ci sono molte mele sull’albero, ma quando scegli New York City, scegli la Grande Mela”.

New York City

Gillett coinvolse celebrità locali per promuovere la città, creò adesivi e spille con il logo della Grande Mela e riuscì a reclutare grandi organizzazioni per portare le loro convenzioni in città. Quando si ritirò, ricevette un premio per il suo servizio nella promozione di New York come destinazione turistica di primo piano nel mondo e per aver portato il bureau ai vertici delle agenzie di promozione turistica locali.

La campagna della Grande Mela fu affiancata con successo da altre iniziative pubblicitarie degli anni ’70, come la famosa campagna “I Love New York”.

Big Apple: un simbolo di rinascita

Da allora, la Grande Mela è diventata un simbolo ufficiale e riconosciuto di New York. La città, rinata e più splendente che mai, oggi accoglie milioni di turisti, studenti, gente in cerca di successo, affascinati dalle sue luci, dai suoi grattacieli e dalla sua energia inarrestabile. In omaggio a Fitz Gerald, l’angolo tra la 54esima strada e Broadway, dove visse per 30 anni, è stato rinominato “Big Apple Corner” nel 1997.

Oggi, il soprannome “Grande Mela” è più vivo che mai. Simboleggia non solo la grandezza e l’importanza di New York, ma anche la sua capacità di rinnovarsi e reinventarsi. Tutti desiderano visitare New York almeno una volta nella vita, desiderosi di vivere la magia che solo la Grande Mela può offrire.

New York

Possiamo dire, quindi, che il soprannome “La Grande Mela” incarna l’essenza di New York: un luogo dove chiunque può venire per inseguire i propri sogni e aspirazioni. A partire dai giovani musicisti jazz degli anni ’30 agli studenti di oggi provenienti da tutto il mondo in cerca di opportunità, New York rappresenta una meta ambita, dove ogni angolo della città risuona di storie di successo e di conquiste personali.

Parti per scoprire il fascino della Grande Mela

In definitiva, il soprannome “La Grande Mela” non è solo un termine affettuoso per New York; è un simbolo del suo spirito indomabile, della sua capacità di attrarre e ispirare persone in tutto il mondo.

La storia dietro questo nome riflette la trasformazione continua della città e la sua capacità di reinventarsi, mantenendo sempre viva la promessa di nuove opportunità e avventure.

Grande Mela

Se sei arrivato fin qui, probabilmente anche tu sogni di atterrare a New York e scoprire di persone perché questa metropoli è diventata per tutti “La Grande Mela” Allora prepara le valigie e parti per la tua vacanza studio all’estero per immergerti in una città che non smette mai di stupire e ispirare.